L’HBV è il virus responsabile dell’infezione che dà luogo all’Epatite B. L’infezione da HBV spesso è asintomatica, ma in alcuni casi può evolvere in malattia e causare dolori addominali, nausea, vomito, ittero, febbricola incostante. Una delle complicanze più gravi dell’Epatite B è il cancro al fegato.
Cos’è l'Epatite B e quali sono i sintomi?
Il virus dell'HBV, appartenente alla famiglia degli Hepadnaviridae ed è il responsabile della malattia dell’Epatite B.
Nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica, altre volte, invece può manifestarsi una malattia acuta che provoca sintomi quali:
• Disturbi addominali
• Nausea
• Vomito
• Ittero
• Febbricola incostante
Il periodo di incubazione può variare fra 45 e 180 giorni.
L’epatite B è letale nell’1% dei casi, ma questa percentuale aumenta nelle persone che hanno più di 40 anni.
L’epatite B cronicizza nel 5-10% dei casi che si verificano negli adulti. Il rischio di cronicizzazione aumenta in maniera inversamente proporzionale all’età in cui si contrae l’infezione.
1 persona su 5 colpita da epatite cronica, può sviluppare una cirrosi. Un’altra complicanza molto grave dell’epatite B cronica è il cancro al fegato.
Come si diffonde l'Epatite B?
Le modalità di trasmissione dell’Epatite B sono diverse:
• Mediante trasfusioni di sangue o emoderivati contaminati dal virus
• Attraverso tagli o punture con strumenti infetti
• Per via sessuale
• Da madre a figlio
• In presenza di minime lesioni della cute o delle mucose al contatto con oggetti contaminati da sangue infetto (spazzolini dentali, forbici, pettini, rasoi, spazzole da bagno)
Alcuni soggetti hanno un rischio più elevato di contrarre l’infezione:
• Tossicodipendenti
• Chi pratica sesso non protetto
• Operatori sanitari a contatto con persone infette
• Ricercatori in laboratorio a contatto con l’agente infettivo
Anche i familiari e i partner sessuali delle persone infette hanno un alto rischio di contagio, così come chi svolge attività che prevedono l’uso di aghi e siringhe non sterilizzati (tatuaggi, piercing, manicure, pedicure).
Come proteggersi dall’Epatite B?
È possibile prevenire l’Epatite B, grazie alla vaccinazione.
In Italia la vaccinazione anti-epatite B fa parte della vaccinazione esavalente che protegge quindi contro: tetano, difterite, pertosse, poliomielite, epatite B, malattie invasive da Haemophilus influenzae di tipo b. La vaccinazione è obbligatoria e viene somministrata in tre dosi al 2°, 4° e 10° mese di età.
Per i nati da madre HBsAg positivi viene raccomandato di somministrare entro le prime 12-24 ore di vita, contemporaneamente alle Ig specifiche, la prima dose di vaccino monovalente anti-epatite B; di effettuare la seconda dose di vaccino monovalente a distanza di 4 settimane dalla prima; a partire dalla terza dose dal 61° giorno, di seguire il calendario con il vaccino combinato esavalente. Viene raccomandata anche la vaccinazione di tutti gli adulti non precedentemente vaccinati e appartenenti a categorie a rischio per l’infezione da epatite B (es. diabetici o affetti da HIV).
Bibliografia essenziale
World health organization - Hepatitis B: www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/hepatitis-b
Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025: www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1679488094.pdf
Epicentro - Istituto Superiore di Sanità: www.epicentro.iss.it/epatite/epatite-b
MAT-IT-2402227