Il Safari è una delle esperienze cardine di molti viaggi, specialmente in Africa. Oltre all’osservazione e all’incontro con gli animali, alcuni tour operator includono l’esperienza di un contatto diretto con le popolazioni locali o la scoperta di bellezze naturali. I Safari si svolgono più frequentemente al mattino presto, nel tardo pomeriggio e, a volte, di notte. È proprio durante questi orari che gli animali sono più attivi perché alla ricerca di cibo. In questa tipologia di viaggio, è importante considerare che numerosi vettori di malattie infettive (eg. zanzare) possono essere presenti nei parchi e sono attivi di giorno. È necessario essere particolarmente attenti se si svolgono Safari in zone endemiche per la malaria: in questi casi si consiglia di prendere precauzioni come repellenti cutanei e zanzariere ed è, inoltre, raccomandata la profilassi.
- Praticare sempre per tempo tutte le vaccinazioni raccomandate.
- Non trascurare le problematiche dell’esposizione alle radiazioni solari e al calore. Utilizzare sempre
creme a protezione alta, cappello e occhiali da sole. Idratarsi sempre abbondantemente. - Evitare le punture di insetti utilizzando abiti di colore chiaro, proteggendo con i vestiti la maggior superficie cutanea possibile e utilizzando regolarmente dei repellenti.
- Non bagnarsi nelle acque dolci né camminare a piedi nudi.
- Adottare tutte le precauzioni necessarie nel consumo di acqua e alimenti per prevenire la diarrea del viaggiatore.
- Evitare di utilizzare il ghiaccio.
- Portare con sé dei farmaci e del materiale di primo soccorso.
- Al ritorno dal safari, riferire sempre al proprio medico sintomi quali febbre, diarrea, lesioni cutanee che persistono.
- antiepatite A e B (in ogni caso)
- antifebbre gialla (se necessaria o se richiesta dal Paese)
- antimeningite quadrivalente A, C, W, Y (se il Paese nella “fascia della meningite”)
- antitifica (dipende dal tipo di viaggio, di alloggio, dalla modalità di preparazione degli alimenti)
- antiencefalite giapponese (in alcuni Paesi del Sud-est asiatico. La malattia è endemica in Nepal)
- antirabbica (se morsicati o graffiati da animali selvatici)
- antidifterite-tetano-pertosse-polio (richiamo ogni 10 anni)
SI RACCOMANDANO LE SEGUENTI VACCINAZIONI:
Per scoprire le precauzioni che dovresti prendere durante il viaggio, visita la nostra sezione dedicata.
CLICCA QUIPer conoscere quali vaccinazioni dovresti effettuare prima di partire, scarica la relativa Scheda Paese.
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Il trekking è un’attività che può essere praticata in diversi luoghi del mondo. Tra le mete più gettonate ci sono l’Africa (Kilimangiaro - 5.895 m), il Nepal (Kala Pattha - 5.644 m; Campo Base dell’Everest - 6.400 m), e il Sud America. Abituarsi all’altitudine richiede tempo, per questo motivo è consigliato concedersi qualche giorno in più per affrontare la salita e dormire qualche notte in quota. Avere un sonno regolare a 3-4.000 metri di altitudine indica che il corpo si sta adattando bene all’ambiente.
Chi soffre di malattie cardiorespiratorie o ha già sofferto di mal di montagna (AMS - Acute Mountain Sickness) in passato, deve affrontare con più prudenza la salita. Se si manifestano sintomi del mal di montagna allora è indispensabile scendere subito a valle. Solo su consiglio medico si devono assumere farmaci (diuretici o cortisonici) in maniera preventiva.
- Praticare sempre per tempo tutte le vaccinazioni raccomandate.
- Non trascurare le problematiche dell’altitudine e dell’esposizione alle radiazioni solari e agli sbalzi termici.
- Utilizzare sempre creme a protezione alta, cappello e occhiali da sole. Idratarsi abbondantemente bevendo spesso a intervalli regolari.
- Prudenza nei contatti con animali randagi e selvatici.
- Evitare le punture di insetti utilizzando abiti di colore chiaro, proteggendo con i vestiti la maggior superficie cutanea possibile e utilizzando regolarmente dei repellenti.
- Adottare tutte le precauzioni necessarie nel consumo di acqua e alimenti per prevenire la diarrea del viaggiatore. Evitare di utilizzare il ghiaccio.
- Portare sempre con sé dei farmaci e del materiale di primo soccorso e i farmaci di uso abituale.
- Al ritorno dal trekking, riferire sempre al proprio medico sintomi quali febbre, diarrea, lesioni cutanee che persistono.
- antiepatite A e B (in ogni caso)
- antifebbre gialla (se necessaria o se richiesta dal Paese)
- antidifterite-tetano-pertosse-polio (richiamo ogni 10 anni)
- antimeningite quadrivalente A, C, W, Y (se il Paese nella “fascia della meningite”)
- antitifica (dipende dal tipo di viaggio, di alloggio, dalla modalità di preparazione degli alimenti)
- antipneumococco (sopra i 50 anni e per le persone a rischio)
- antirabbica (se morsicati o graffiati da animali selvatici)
- antiencefalite giapponese (in alcuni Paesi del Sud-est asiatico. La malattia è endemica in Nepal)
- antiencefalite da zecche (in alcuni Paesi dell’Europa nord-orientale).
SI RACCOMANDANO LE SEGUENTI VACCINAZIONI:
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Le navi da crociera sono estremamente attrezzate a livello sanitario, il 95% dei problemi di salute vengono trattati sulla nave stessa. Conoscere bene ed in anticipo l’itinerario è fondamentale, così da poter prevenire possibili rischi per la salute che possono insorgere una volta scesi sulla terraferma nei paesi in cui si farà scalo.
Alcuni pericoli, però, nascono proprio sulla nave, infatti la presenza di tante persone nello stesso ambiente rende molto semplice la trasmissione di malattie infettive. È importante che a bordo vengano rispettate le norme igienico-sanitarie necessarie per evitare epidemie di tossinfezioni alimentari o la possibile contaminazione dei serbatoi d’acqua.
- Praticare per tempo tutte le vaccinazioni raccomandate, anche quelle per la prevenzione delle malattie infettive che si trasmettono per via aerea.
- Non trascurare le problematiche del mal di mare e prevenirlo con farmaci o comportamenti corretti.
- Utilizzare sempre creme a protezione alta, cappello e occhiali da sole per evitare i danni dell’esposizione alle radiazioni solari.
- Vestirsi adeguatamente per prevenire i danni derivanti da sbalzi termici.
- Per evitare le punture di insetti, quando si scende dalla nave per le gite bisogna indossare abiti di colore chiaro, proteggendo con i vestiti la maggior superficie cutanea possibile, e utilizzare regolarmente dei repellenti.
- Adottare tutte le precauzioni necessarie nel consumo di acqua e alimenti, sia a bordo sia a terra, per prevenire la diarrea del viaggiatore. Consumare preferibilmente cibi caldi, evitare le creme e la maionese, gli antipasti freddi, il ghiaccio. Lavarsi frequentemente le mani, sempre prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici.
- Evitare l'abuso di bevande alcoliche.
- Quando si scende dalla nave proteggersi dalla possibile esposizione alle punture di insetti, in particolare zanzare, se sono presenti nei Paesi visitati malattie come la dengue, la febbre gialla, la Chikungunya, l'encefalite giapponese, la febbre da virus Zika, la malaria.
- Proteggersi sempre con il preservativo in caso di rapporti sessuali occasionali.
- In caso di epidemie, evitare i contatti stretti con le persone malate.
- Riferire sempre eventuali patologie o infezioni al medico di bordo.
- Al ritorno dalla crociera, riferire sempre al proprio medico sintomi quali febbre, diarrea, lesioni cutanee che persistono.
- antiepatite A e B (in ogni caso)
- antifebbre gialla (se necessaria o se richiesta dal Paese)
- antimeningite quadrivalente A, C, W, Y (se il Paese nella “fascia della meningite”)
- antinfluenzale (nel periodo epidemico, che è in estate-autunno nell'emisfero australe)
- antipneumococco (sopra i 50 anni e per le persone a rischio)
- per i bambini e ali adolescenti bisogna verificare la copertura vaccinale nei confronti delle malattie infettive (morbillo, rosolia, varicella) che si diffondono facilmente nelle comunità
- antiencefalite giapponese (in alcuni Paesi del Sud-est asiatico. La malattia è endemica in Nepal)
- antiencefalite da zecche (in alcuni Paesi dell'Europa nord-orientale).
- antidifterite-tetano-pertosse-polio (richiamo ogni 10 anni)
SI RACCOMANDANO LE SEGUENTI VACCINAZIONI:
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Evadere dai mesi freddi scegliendo di passare le proprie ferie in Paesi tropicali è molto frequente tra i viaggiatori. In questi paradisi terrestri, però, c’è da prestare molta attenzione.
Oltre al Sole, che incide molto di più rispetto ad altre parti del mondo, si deve considerare che gli alimenti non sempre sono maneggiati con cura e potrebbero essere contaminati. Il pericolo può essere limitato con l’igiene personale (eg. lavaggio delle mani) e la scelta di comportamenti alimentari meno a rischio (eg. evitare di utilizzare ghiaccio e bere soltanto bevande imbottigliate o sigillate, non mangiare carne e pesce crudi o poco cotti, sbucciare frutta e verdura). Inoltre, considerando che il turismo rappresenta spesso l’unica fonte di guadagno in queste località, si raccomanda di porre particolare attenzione alla criminalità, specialmente quando ci si trova al di fuori degli stabilimenti turistici o dei grandi resort.
- Praticare per tempo le vaccinazioni raccomandate.
- Non trascurare le problematiche dell'esposizione alle radiazioni solari e al calore. Utilizzare sempre creme a protezione alta, cappello e occhiali da sole. Idratarsi sempre abbondantemente.
- Evitare le punture di insetti indossando abiti di colore chiaro, proteggendo con i vestiti la maggior superficie cutanea possibile e utilizzando regolarmente dei repellenti.
- Seguire sempre le indicazioni degli assistenti bagnanti o guardaspiaggia per l'accesso al mare in completa sicurezza.
- Non bagnarsi nelle acque dolci né camminare a piedi nudi.
- Adottare tutte le precauzioni necessarie nel consumo di acqua e alimenti per prevenire la diarrea del viaggiatore. Evitare di utilizzare il ghiaccio.
- Proteggersi sempre con il preservativo in caso di rapporti sessuali occasionali.
- Portare con sé dei farmaci e del materiale di primo soccorso.
- Al ritorno dal viaggio, riferire sempre al proprio medico sintomi quali febbre, diarrea, lesioni cutanee che persistono
- antiepatite A e B (in ogni caso)
- antifebbre gialla (se necessaria o se richiesta dal Paese)
- antimeningite quadrivalente A, C, W, Y (se il Paese nella “fascia della meningite”)
- antinfluenzale (nel periodo epidemico, che è in estate-autunno nell’emisfero australe)
- antipneumococco (raccomandata sopra i 50 anni e per le persone a rischio)
- antiencefalite giapponese (in alcuni Paesi del Sud-est asiatico)
- antirabbica (se morsicati o graffiati da animali selvatici)
- antipapillomavirus (per le ragazze e anche per i ragazzi)
- antidifterite-tetano-pertosse-polio (richiamo ogni 10 anni)
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Molti siti archeologici si trovano in zone particolari sia per il clima che per la localizzazione. In questa tipologia di viaggio è possibile essere esposti a temperature elevate, percorsi impervi o in quota ed entrare in contatto con vettori di malattie infettive (eg. dengue, chikungunya, febbre gialla, encefalite giapponese).
In alcune mete c’è il rischio di entrare in contatti con animali selvatici, che potrebbero trasmettere la rabbia. Inoltre, è possibile che fiumi o altre riserve d’acqua dolce vicini possano essere contaminati da parassiti. È quindi sconsigliato immergersi o bere da queste fonti.
- Praticare per tempo le vaccinazioni raccomandate.
- Non trascurare le problematiche dell'esposizione alle radiazioni solari e al calore. Utilizzare sempre creme a protezione alta, cappello e occhiali da sole. Idratarsi sempre abbondantemente.
- Calzare scarpe idonee a proteggere il piede per camminate medio-lunghe. Non utilizzare ciabatte o sandali.
- Evitare le punture di insetti indossando abiti di colore chiaro, proteggendo con i vestiti la maggior superficie cutanea possibile e utilizzando regolarmente dei repellenti.
- Non bagnarsi nelle acque dolci né camminare a piedi nudi.
- Adottare tutte le precauzioni necessarie nel consumo di acqua e alimenti per prevenire la diarrea del viaggiatore. Evitare di utilizzare il ghiaccio.
- Prudenza nei contatti con gli animali selvatici.
- Portare con sé dei farmaci e del materiale di primo soccorso.
- Al ritorno dal viaggio, riferire sempre al proprio medico sintomi quali febbre, diarrea, lesioni cutanee che persistono.
- antiepatite A e B (in ogni caso)
- antifebbre gialla (se necessaria o se richiesta dal Paese)
- antimeningite quadrivalente A, C, W, Y (se il Paese nella “fascia della meningite”)
- antinfluenzale (nel periodo epidemico, che è in estate-autunno nell'emisfero australe)
- antipneumococco (sopra i 50 anni e per le persone a rischio)
- antiencefalite giapponese (in alcuni Paesi del Sud-est asiatico. La malattia è endemica in Nepal)
- anticencefalite da zecche (in alcuni Paesi dell’Europa nord-orientale)
- antirabbica (se morsicati o graffiati da animali selvatici)
SI RACCOMANDANO LE SEGUENTI VACCINAZIONI:
Per scoprire le precauzioni che dovresti prendere durante il viaggio, visita la nostra sezione dedicata.
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Ultimo aggiornamento: 21/06/2023 | MAT-IT-2301525